Le università e gli enti di ricerca gestiscono quotidianamente una grande quantità di dati sensibili: informazioni personali di studenti e docenti, risultati di progetti scientifici, credenziali di accesso a infrastrutture digitali e finanziamenti. La sicurezza di questi dati è fondamentale per garantire la privacy degli utenti e proteggere la proprietà intellettuale.
Tuttavia, il settore accademico è spesso bersaglio di attacchi informatici a causa dell'ampia superficie di esposizione e della presenza di molteplici utenti con diversi livelli di autorizzazione. È quindi essenziale adottare un approccio strategico alla gestione delle identità e degli accessi (IAM).
Gli attacchi più comuni contro università ed enti di ricerca includono:
-Furto di credenziali e accessi non autorizzati – Gli account di studenti, docenti e ricercatori possono essere compromessi e utilizzati per accedere a dati riservati.
-Furto di dati di ricerca – Le informazioni derivanti da studi accademici e progetti finanziati possono essere oggetto di furti e spionaggio industriale.
-Attacchi ransomware – I cybercriminali possono bloccare l’accesso ai dati chiedendo un riscatto, con gravi ripercussioni sulle attività di ricerca e didattica.
-Utilizzo non controllato delle risorse IT – Le università offrono accesso a servizi digitali a migliaia di utenti, ma senza un sistema di gestione adeguato possono verificarsi accessi impropri o perdite di dati.
Per affrontare queste sfide, è fondamentale implementare strumenti IAM specifici per il settore della ricerca e dell’istruzione superiore. Ecco alcune soluzioni chiave:
-Single Sign-On (SSO) per un accesso sicuro e centralizzato
Con l'adozione di un sistema SSO come Apereo CAS, gli utenti possono accedere a più servizi universitari (posta elettronica, portali didattici, repository di ricerca, VPN) con un’unica autenticazione, riducendo la necessità di gestire più password e migliorando la sicurezza.
-Multi-Factor Authentication (MFA) per proteggere le credenziali
L’abilitazione dell’autenticazione a più fattori è essenziale per proteggere gli account di docenti e ricercatori che accedono a dati sensibili. L’uso di token hardware, app di autenticazione o codici OTP riduce il rischio di compromissione delle credenziali.
-Gestione avanzata delle identità con SCIM e provisioning automatico
Gli atenei gestiscono continuamente l’ingresso e l’uscita di migliaia di utenti (studenti, personale amministrativo, docenti a contratto). Grazie a protocolli come SCIM e strumenti di provisioning come Apache Syncope, è possibile assegnare e revocare accessi in modo automatico, evitando errori manuali e migliorando la governance.
-Controllo degli accessi ai dati di ricerca
Gli enti di ricerca necessitano di una gestione rigorosa degli accessi ai dati scientifici e ai repository digitali. L'implementazione di policy granulari, con autenticazione basata su ruoli e livelli di autorizzazione, aiuta a limitare l’accesso solo agli utenti autorizzati, proteggendo la proprietà intellettuale.
-Integrazione con identità digitali nazionali (SPID e CIE)
Per l’accesso a servizi accademici e amministrativi, le università possono sfruttare l’integrazione con SPID e CIE per garantire autenticazioni sicure e conformi alle normative nazionali, facilitando l’interazione con studenti e personale.
Tirasa supporta università ed enti di ricerca nell’implementazione di soluzioni IAM scalabili e sicure, basate su tecnologie open source. Con un approccio mirato alla protezione dei dati accademici, offriamo strumenti per la gestione delle identità digitali, l’autenticazione avanzata e il controllo degli accessi, garantendo elevati standard di sicurezza senza compromettere l’usabilità.
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