Scritto da
Tirasa

Nel marzo 2024 è stato ufficialmente adottato il nuovo regolamento EIDAS 2.0, un passo fondamentale nella costruzione del mercato unico digitale europeo. Si tratta di una revisione profonda del primo regolamento EIDAS (2014), che mirava a garantire il mutuo riconoscimento delle identità digitali tra i Paesi dellUnione Europea. Eppure, quel primo tentativo non ha mai pienamente realizzato il suo potenziale.

EIDAS 2.0 nasce per cambiare le regole del gioco. Non si limita a migliorare linteroperabilità: ridisegna completamente il modo in cui cittadini e imprese europee interagiscono digitalmente con i servizi pubblici e privati, mettendo al centro il controllo dellidentità da parte dellutente e creando i presupposti per uninfrastruttura condivisa e affidabile a livello europeo.

 

Identità digitale: da obbligo normativo a diritto universale

Uno dei limiti principali del vecchio impianto normativo era la sua frammentazione. Ogni Stato membro era libero di stabilire se offrire unidentità digitale ai propri cittadini e con quali caratteristiche. Alcuni Paesi (come lItalia con SPID e CIE) hanno sviluppato soluzioni efficaci; altri si sono mossi più lentamente o con approcci non compatibili tra loro. Il risultato è che, ancora oggi, milioni di europei non dispongono di unidentità digitale riconosciuta e riutilizzabile al di fuori dei confini nazionali.

Con EIDAS 2.0, la Commissione europea cambia approccio: ogni Stato membro dovrà mettere a disposizione almeno un portafoglio europeo di identità digitale”, il cosiddetto EUDI Wallet, e garantire che i cittadini possano usarlo per identificarsi, autenticarsi e firmare digitalmente in tutta lUE. Si tratta di unapp per smartphone – distribuita e certificata dalle autorità nazionali – che consente allutente di gestire in modo sicuro e trasparente la propria identità digitale e le proprie credenziali verificate.

 

Il cuore del cambiamento: il Wallet europeo

Il concetto di EUDI Wallet è centrale in EIDAS 2.0. Non si tratta solo di un mezzo per autenticarsi, come ad esempio lo SPID o la CIE, ma di un contenitore sicuro dove ogni cittadino può conservare e usare attributi certificati: un titolo di studio, una patente, una tessera sanitaria, un certificato professionale, una prova di età o di residenza.

Il Wallet consentirà allutente di condividere solo i dati necessari per ogni specifico scopo, e nulla di più. Sarà inoltre possibile gestire in modo granulare i consensi forniti ai diversi servizi, accedendo a una dashboard del consenso” per revocarli o modificarli in qualsiasi momento. È una visione decentralizzata e user-centric, in linea con il principio dellidentità digitale sovrana: lutente è lunico proprietario e controllore dei propri dati.

 

Cosa cambia per le imprese e le pubbliche amministrazioni

Uno degli elementi più innovativi di EIDAS 2.0 è che non riguarda solo le pubbliche amministrazioni. I fornitori di servizi privati che rientrano in determinati ambiti strategici (come banche, assicurazioni, trasporti, servizi sanitari o istruzione) saranno tenuti ad accettare il Wallet come mezzo di identificazione. Questo obbligo porterà con sé una trasformazione profonda nei sistemi di onboarding, autenticazione e gestione delle credenziali.

Per le aziende, questa transizione rappresenta una sfida significativa: sarà necessario aggiornare le proprie infrastrutture digitali, gestire flussi complessi di verifica dellidentità e delle credenziali, garantire la conformità ai nuovi standard europei e mantenere un alto livello di sicurezza. Allo stesso tempo, però, EIDAS 2.0 apre anche a nuove opportunità: servizi più fluidi, meno frodi, maggiore fiducia degli utenti, interoperabilità immediata a livello europeo.

Per la pubblica amministrazione, il Wallet offre uno strumento potente per digitalizzare i processi in modo più sicuro e inclusivo, riducendo le barriere daccesso per i cittadini e potenziando lefficacia dei servizi.

 

Tempistiche e attuazione

Il regolamento è già entrato in vigore e gli Stati membri hanno un orizzonte temporale preciso: entro il 2026 dovranno rendere disponibile il Wallet ai propri cittadini. Nel frattempo, sono già partiti numerosi progetti pilota su larga scala (Large Scale Pilots), che stanno testando lintegrazione del Wallet in scenari reali come liscrizione universitaria, il rilascio di certificati medici, laccesso ai servizi bancari o il noleggio di veicoli.

Questa fase di sperimentazione sarà cruciale per definire le specifiche tecniche, i profili di sicurezza, i formati standard dei dati e gli strumenti di interoperabilità tra i diversi attori.

 

Il ruolo degli specialisti IAM

Per realizzare concretamente quanto previsto da EIDAS 2.0, sarà fondamentale disporre di una solida infrastruttura di Identity and Access Management (IAM). Gli attori pubblici e privati dovranno essere in grado di:

- integrare credenziali e dati personali certificati da diversi enti pubblici e privati;

- gestire i consensi, le abilitazioni e i flussi di autorizzazione;

- dialogare con il Wallet e con i fornitori di credenziali;

- garantire tracciabilità, sicurezza e rispetto della privacy.

Si tratta di una sfida non solo normativa, ma soprattutto tecnica. Ed è qui che entrano in gioco le aziende che da anni operano nel settore dellIAM, fornendo soluzioni flessibili, interoperabili e sicure.

 

Tirasa e levoluzione dellidentità digitale

Tirasa, attiva da oltre dieci anni nel mondo dellIdentity Management, è oggi in una posizione privilegiata per accompagnare aziende e pubbliche amministrazioni nella transizione verso EIDAS 2.0. Attraverso strumenti come Apache Syncope, Apereo CAS e il proprio gateway SPID/CIE/eIDAS, Tirasa offre soluzioni già pronte per gestire identità, accessi e integrazione con le identità digitali nazionali ed europee.

Lapproccio open source, unito a unesperienza consolidata in ambito pubblico e privato, consente a Tirasa di progettare architetture IAM aderenti agli standard europei, scalabili, sostenibili nel tempo e senza costi di licenza.

Con EIDAS 2.0 in piena attuazione, lidentità digitale europea smette di essere una promessa e diventa uninfrastruttura concreta. Il momento di prepararsi è ora.

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